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La Bellezza di… Power Rangers (film 2017)

by Francesco Pernisco

Negli ultimi anni il fattore nostalgia ha portato sul grande schermo molti prodotti pescati dal passato dei millenial. Uno di questi è stato il film Power Rangers, uscito nel 2017 e diretto da Dean Israelite.

Il film riprende la serie TV Mighty Morphin Power Rangers andata in onda dal ’93 al ’95, con un totale di 145 episodi divisi in 3 stagioni.

Capiamo perché Power Rangers per noi è un bel film:

Innanzitutto, l’effetto nostalgia sopracitato: rivedere un ricordo della nostra infanzia è sempre bello, anche perché può essere solo un ricordo, considerando che nessuna piattaforma di streaming lo trasmette al momento in cui scriviamo e gli unici DVD disponibili sono quelli in inglese o altre lingue. Quindi sì, i Power Rangers che guardavate su Italia 1 o Canale 5 in italiano sono (legalmente) un ricordo.

Nel film vengono ripresi i primi rangers, nella serie la squadra cambia durante la seconda stagione e la speranza di vedere questo cambiamento in eventuali sequel è tanta. Come è tanta quella di vedere Tommy Oliver diventare il Green Ranger (come anticipato nella scena finale del film). Tuttavia, questa prima squadra ha in comune con quella della serie TV solo i nomi, i personaggi sono caratterizzati diversamente, in modo più profondo e in linea con il periodo storico di appartenenza. Jason (il Red Ranger) è un ragazzo problematico, che commette bravate per attirare l’attenzione; Billy (il Blue Ranger) è un ragazzo autistico che ha perso il padre, Kimberly (il Pink Ranger) è una ragazza che viene ripudiata dalle amiche per aver diffuso foto private di una di esse, Zack (il Black Ranger) allontana tutti e il suo pensiero principale è accudire la madre malata, Trini (il Yellow Ranger) viene emarginata dalla famiglia per via del suo orientamento sessuale. Siamo lontani dagli eroi senza macchia e senza problemi circondati da amici e famiglie amorevoli.

Un aspetto bellissimo del film è anche l’azione, quando ci sono di mezzo scontri tra giganti, Hollywood ci ha abituato a scene confusionarie (come in Transformers) o scure e coperte di pioggia (vedi Pacific Rim), qui il combattimento finale tra il Megazord e Goldar è pulito: ogni pugno, calcio e qualsiasi mossa è ben visibile dando profondità al combattimento, rendendolo godibile grazie anche ad una CGI al passo coi tempi. La CGI ci regala anche un Zordon (interpretato da un sempre grande Bryan Cranston) incastonato in un muro e delle trasformazioni dei Rangers ipertecnologiche.

In un primo momento le armature mi avevano fatto storcere il naso, dando l’impressione di essere dei (ancor più) colorati Iron Man, ma l’effetto finale è una modernizzazione delle vecchie tutine in vere e proprie armature contenenti i poteri del cosmo.

Ulteriore chicca il cammeo di Jason David Frank e Amy Jo Johnson, rispettivamente Tommy e Kimberly della serie TV.

Per questo Power Rangers è un bel film, per tutto questo e per una scena in particolare.

GO GO POWER RANGERS!

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