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Recensione Zero Day

by Redazione

La vita di milioni di cittadini statunitensi viene stravolta durante un giorno qualunque in un solo minuto. Un attacco informatico ha messo fuori uso un numero enorme di apparecchi digitali nel giro di sessanta secondi, un black-out informatico in grado di causare, direttamente o indirettamente, la morte di oltre 4000 persone.

Parte del cast di Zero Day, capitanato da Robert De Niro.

In questo clima di terrore, l’attuale presidente degli Stati Uniti Evelyn Mitchell (Angela Bassett) decide di convocare alla Casa Bianca il suo predecessore George Mullen (Robert De Niro), proponendogli di diventare il capo dell’operazione Zero Day, un gruppo di intelligence che avrà il compito di individuare i responsabili di questo atto di terrorismo computerizzato, così da impedire altri problemi e vittime in futuro.

Seppur con riluttanza, George Mullen accetta, sapendo di avere ancora il sostegno di molti americani: del resto è stato uno dei pochi Presidenti stimato da entrambi gli schieramenti. Si pentirà oppure no di questa decisione? La situazione è più complicata del previsto e il nemico potrebbe non essere quello che sembra…

Zero Day è un termine usato in informatica proprio per indicare sistemi gravemente attaccati dagli hacker, come appunto viene mostrato in questa miniserie televisiva distribuita esclusivamente su Netflix dal 20 febbraio 2025.

Robert De Niro è l’ex presidente George Mullen.

Ideata da Eric Newman, Noah Oppenheim, Michael Schmidt e diretta da Lesli Linka Glatter, questi soli (in teoria) sei episodi ci mostrano più volte una realtà sempre più possibile, se non già attuale sotto certi aspetti, ossia che le guerre del futuro si combatteranno più da dietro a un computer che sul campo di battaglia. Un concetto già esposto in passato nel mondo della cultura pop da War Games – Giochi di guerra (e ribadito ancor di più in quello attuale, basta pensare a Mission: Impossible – Dead Reckoning) e che dovrebbe farci riflettere sul fatto che non dovremmo troppo dipendere dal mondo digitale. Certo, tornare indietro sotto certi aspetti è impossibile, ma si possono prendere comunque un minimo di contromisure. Ad esempio, dato il rischio di un nuovo attacco capace di colpire anche i conti virtuali delle banche, i negozi non accettano più i pagamenti elettronici per non correre rischi, finché la situazione non verrà chiarita. Avere un po’ di contanti sotto il materasso non è dunque una cosa “da boomer”, ma appunto una precauzione intelligente che ti rende indipendente in situazioni come questa.

Al pari di Captain America: Brave New World, siamo di fronte non solo ad un’altra opera di fantasia che si immagina un presente alternativo con nuovi e vecchi inquilini alla Casa Bianca, ma che doveva in teoria uscire prima del nuovo insediamento di Donald Trump. Lo sciopero della Writers Guild of America del 2023 ha certamente influito sulla data di rilascio definitiva.

Angela Bassett è la presidente degli Stati Uniti Evelyn Mitchell.

Le discussioni ci sarebbero state in ogni caso: ormai quasi tutto è politica, figuriamoci poi una miniserie che ne parla in maniera esplicita come Zero Day, e ci mostra una presidente degli Stati Uniti interpretata da Angela Bassett, la quale è molto simile esteticamente parlando a Kamala Harris.

E oltre al fatto che viene come al solito tirata in ballo la Russia come ipotetico responsabile dell’attacco (e quindi nuovamente nemico da abbattere) il flashforward della prima puntata ci anticipa uno stato di confusione (e perdita di memoria) per il personaggio interpretato da Robert De Niro, facendoci dunque pensare subito agli ultimi mesi della campagna elettorale di Joe Biden.

Abbiamo anche una versione di Elon Musk al femminile, quindi di tutto e di più.

Il pubblico poi, essendo eterogeneo, avrà già generato una serie di discussioni discordanti sul web, così come ci saranno coloro che senza farsi troppe domande si saranno goduti appieno questi convincenti episodi di Zero Day, un thriller politico di fantasia che oltre a regalarci momenti di tensione e diversi colpi di scena, ha anche la sua dose di azione tra inseguimenti e sparatorie.

Jesse Plemons e Robert De Niro in scena.

Non solo Robert De Niro (al suo primo ruolo da protagonista in una serie TV) e Angela Bassett (Attacco al potere – Olympus Has Fallen e Black Panther): il cast di Zero Day è ricco e variegato, anche di interpreti che hanno già interpretato ruoli in sceneggiature molto simili a questa. Come Jesse Plemons (Vice – L’uomo nell’ombra e Civil War), Joan Allen (Gli intrighi del potere – Nixon) e Dan Stevens (Il quinto potere), ma anche Lizzy Caplan, Connie Britton, Bill Camp, Matthew Modine, McKinley Belcher III, Clark Gregg e Gaby Hoffmann.

Importante anche il cast della versione italiana. Oltre agli affezionati Stefano De Sando e Stefano Crescentini su Robert De Niro e Jesse Plemons, tanti altri grandi doppiatori italiani hanno dato la voce ai numerosi personaggi di Zero Day.

Parliamo di Domitilla D’Amico (Alexandra Mullen), Aurora Cancian (Sheila Mullen), Roberta Pellini (Valerie Whitesell), Massimo Corvo (Jeremy Lasch), Francesco Pezzulli (Evan Green), Alessandra Cassioli (la Presidente degli Stati Uniti), Stefano Benassi (Richard Dreyer), Massimo Bitossi (Carl Otieno), Chiara Gioncardi (Monica Kidder), Federica Mete (Angela Kim), Edoardo Stoppacciaro (Tim Pennington), Michele Gammino (Avvocato Bob Schreier), Benedetta Degli Innocenti (Anna Sindler) e Pasquale Anselmo (Robert Lyndon).

Un ottimo lavoro effettuato presso la CDC Sefit, con la direzione di Riccardo Rossi, i dialoghi italiani di Davide Quatraro, Federico Nobili e Ludovica Doni, l’assistenza di Lucia Rinaldi, Edoardo Castagna come fonico di doppiaggio ed Andrea Pochini come fonico di mix.  

VALERIO BRANDI

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