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F1 – Il film: la recensione

by Redazione

“Non è l’auto, è il pilota!”

Questa frase vi crea una sorta di déjà vu? Magari vi ha fatto pensare a Top Gun: Maverick? Se la risposta è sì, allora avete indovinato. In questo nuovo film, prodotto (tra gli altri) da Apple TV+ e al cinema in Italia da mercoledì 25 giugno 2025 grazie alla distribuzione di Warner Bros., c’è davvero molto del seguito di grandissimo successo dell’iconico capolavoro con protagonista Tom Cruise. Abbiamo lo stesso regista (Joseph Kosinski), sceneggiatore (Ehren Kruger) e tra i tanti produttori (il più particolare è sicuramente il vero pilota Lewis Hamilton) c’è anche Jerry Bruckheimer. Inoltre, come accennato dalla frase introduttiva di questa recensione, il canovaccio è praticamente lo stesso e se siete tra coloro che hanno visto e rivisto Top Gun: Maverick molto probabilmente amerete anche questa sua versione ambientata nel mondo della Formula 1.

Ruben Cervantes (Javier Bardem) e Sonny Hayes (Brad Pitt).

Il non più giovanissimo Sonny Hayes (Brad Pitt), un tempo grande campione della Formula 1, non intende comunque appendere guantoni e casco al chiodo e continua a gareggiare nelle categorie minori. La sua attuale routine viene però cambiata la sera in cui rivede dopo tanto tempo Ruben Cervantes (Javier Bardem), ex pilota come lui e ora proprietario della Expensify APXGP. Dopo i classici convenevoli, Ruben va presto al sodo e propone a Sonny di tornare in Formula 1 grazie alla sua scuderia, che rischia sempre di più il fallimento. Uno come lui può essere un secondo pilota di grande affidamento e soprattutto può fare da chioccia a Joshua Pearce (Damson Idris), un guidatore giovane e promettente, ma ancora acerbo, soprattutto mentalmente. Dopo un primo rifiuto, Sonny accetta tornando a gareggiare con i grandi dopo decenni: sarà all’altezza del delicato compito assegnatogli?

Per tornare un’ultima volta al motto iniziale, una buona parte del minutaggio di F1 – Il film, soprattutto nelle scene in cui è presente il personaggio di Kate (Kerry Condon), è focalizzato sulla ricerca e sperimentazione di un nuovo veicolo all’avanguardia per la Apex. Un’auto di livello può certo fare la differenza, ma non è appunto tutto, altrimenti Ruben non avrebbe insistito così tanto per avere Sonny di nuovo in pista. Serve anche la bravura, l’esperienza, il sangue freddo, l’intelligenza tattica, il coraggio di osare, il lavoro duro e pragmatico (una corsa in tuta all’aria aperta può essere più utile di un tapis roulant al chiuso). Ed ecco che entra in gioco un’altra frase, non presente nel lungometraggio ma comunque adatta anche lei per riassumere la sua essenza: “Largo ai giovani… ma viva la vecchia guardia”

Joshua Pearce (Damson Idris) e Sonny Hayes pronti per la gara.

Come in Top Gun: Maverick, anche in F1 Il film viene dedicato tanto spazio allo scontro generazionale. Joshua Pearce, o meglio “JP”, è come gli aviatori che incontrano per la prima volta a lezione Pete Mitchell. Questo giovane che passa molto tempo a sponsorizzare la sua immagine sui social o attraverso spot televisivi, vede inizialmente in Sonny Hayes solo un anziano arrogante che a suo parere non meriterebbe neanche di stare lì per via della sua età. Colui che ha gareggiato perfino con Ayrton Senna, gli dimostrerà gara dopo gara che si sbaglia. Un percorso di avvicinamento, di gioco di squadra e miglioramento collettivo reso emozionante dalla bravura di questi attori, oltre che dalla sapiente regia di Kosinski.

Questi sono gli elementi in grado di far amare F1 Il film anche allo spettatore che non ha mai assistito a una vera corsa automobilistica, mentre per l’appassionato di questo sport la musica può essere addirittura migliore (che è già superlativa di suo, visto che sono state composte da un certo Hans Zimmer).

Kerry Condon è Kate McKenna, direttore tecnico del team APXGP.

F1 Il film si può benissimo classificare come una sorta di What If, dato che è una storia di finzione che unisce personaggi immaginari, come quelli che abbiamo citato finora, a dei veri protagonisti della Formula 1. Alcuni di loro sono delle semplici comparse, mentre altri saranno proprio protagonisti di queste riprese dal vivo. La lista è lunga: oltre a Lewis Hamilton, abbiamo anche Max Verstappen, Sergio Pérez, Charles Leclerc, Carlos Sainz Jr., George Russell, Esteban Ocon, Pierre Gasly, Lando Norris, Oscar Piastri, Valtteri Bottas, Zhou Guanyu, Fernando Alonso, Lance Stroll, Kevin Magnussen, Nico Hülkenberg, Daniel Ricciardo, Yuki Tsunoda, Liam Lawson, Alexander Albon, Logan Sargeant, Guenther Steiner e Benoît Tréluyer.

Un progetto ambizioso, ma anche molto costoso, che si è già in parte ripagato grazie a delle geniali scelte di marketing. Una parte del budget è stato coperto da sponsor del calibro di MSC Crociere, WC Schaffhausen e EA Sports, e proprio riguardo quest’ultimo uscirà un videogioco con protagonisti Sonny e JP, senza dimenticare la nuova birra analcolica della Heineken, sponsorizzata dai protagonisti del film in più occasioni.

VALERIO BRANDI

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